Costellazioni Familiari: un ritorno alla vita
Le Costellazioni Familiari ci riportano a qualcosa di molto semplice, che spesso dimentichiamo:
la vita ci è stata data.
Da qualcuno, prima di noi… tutto ciò che siamo oggi nasce da lì.
E allora nasce una domanda semplice:
che rapporto ho con chi mi ha donato la vita?
da qui spesso inizia la trasformazione.
E ancora: da dove vengo? a chi appartengo? quali storie sto portando senza saperlo?
Sono domande che tutti, prima o poi, ci facciamo.
Le Costellazioni Familiari permettono di guardare queste domande con occhi nuovi.
Possiamo fermarci un momento e chiederci:
quanta parte della mia vita è veramente mia, e quanta sto vivendo per qualcun altro?
Un viaggio nella nostra storia più profonda
Tutti apparteniamo a una famiglia.
Che lo vogliamo o no, siamo legati a chi ci ha preceduti:
ai loro amori, ai loro successi, ma anche alle loro ferite, alle loro perdite, ai loro silenzi.
Ti è mai capitato di sentire un peso che non capivi?
O di vivere una situazione che sembrava “non tua”?
E perché certi schemi si ripetono anche quando cerchi di evitarli?
Spesso la risposta non riguarda solo te,
ma l’intero sistema da cui provieni.
Le Costellazioni rendono visibile questo movimento silenzioso,
lasciandoti intravedere una verità più grande:
ognuno ha un posto, una dignità, una storia.
Bert Hellinger, osservando famiglie e culture diverse, ha visto una cosa inportante:
la vita tende sempre verso l’ordine, l’amore e l’equilibrio.
E quando qualcosa si perde, si nasconde o viene escluso, qualcun altro (spesso un discendente)
si incarica inconsciamente di portarne il peso.
Quando l’origine viene onorata, la vita si apre
Nelle Costellazioni si percepisce qualcosa di sorprendente e semplice:
la vita scorre meglio quando la nostra origine trova pace dentro di noi.
Quando riconosciamo i nostri genitori per ciò che sono stati,
quando lasciamo ai nostri antenati ciò che appartiene a loro,
quando smettiamo di portare pesi che non sono nostri…
allora si apre uno spazio nuovo.
Ovviamente il passato non deve diventare un limite.
Non serve rassegnarsi.
Serve guardarlo, riconoscerlo, onorarlo…
e poi ripartire.
Possiamo dire con il cuore aperto:
“Sì, è da qui che vengo. E adesso posso andare avanti amando.”
Il passato non cambia,
ma smette di trattenerci.
Se senti che è il momento di ritrovare il tuo posto,
di liberare la tua vita da ciò che ti trattiene
e di aprirti a un nuovo modo di amare e lasciarti amare,
puoi iniziare questo viaggio insieme a me.
Valeria di Eleuterio https://amistudiodicrescitapersonale.it/io-sono/
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