Ci sono relazioni che ci accendono. Altre che ci spengono piano.
Alcune ci insegnano a volare, altre ci riportano al suolo. Ma tutte, in qualche modo, ci trasformano.
Osservare una relazione — che sia la propria o quella di chi ci sta vicino — è un gesto delicato.
È come guardare un paesaggio mutevole, in cui ogni sguardo può rivelare qualcosa di nuovo. In quel paesaggio ci siamo noi, l’altro, i nostri bisogni, le nostre paure, i nostri desideri.
Quando una relazione parla anche nel silenzio
Le relazioni non si raccontano solo a parole. Parlano attraverso i gesti, gli sguardi, il modo in cui due persone si cercano… o smettono di farlo. È lì che inizia il vero ascolto.
La qualità del dialogo
In una relazione sana non ci si limita a parlare, ci si incontra. Ci si ascolta senza il bisogno di avere sempre ragione. Si possono condividere anche le proprie fragilità senza sentirsi sbagliati. Quando invece il dialogo si svuota, si spezza qualcosa. Si inizia a comunicare per dovere, non più per desiderio.
Il modo in cui si affrontano i conflitti
Non esistono coppie che non litigano. Ma il modo in cui si attraversa il conflitto dice moltissimo. Le parole diventano muri o ponti. Ci si può fare male, è vero, ma ci si può anche chiedere scusa. Se il conflitto diventa un campo di battaglia dove si cerca di vincere e non di capirsi, è lì che qualcosa si rompe davvero.
L’equilibrio tra “io” e “noi”
Una relazione non dovrebbe mai costare la propria identità. Quando ci si sente soffocati, o quando ci si annulla per compiacere l’altro, si perde la connessione più importante: quella con se stessi. L’amore maturo lascia spazio. Sa essere presenza senza invadere, cura senza controllare.
I piccoli gesti
Sono quei gesti che spesso non si vedono subito, ma che fanno la differenza. Un abbraccio lungo anche senza parole. Un “come stai?” detto con gli occhi. Una tazza di tè preparata dopo una giornata difficile. Le relazioni si costruiscono lì, nel quotidiano, nei dettagli. Non servono grandi gesti, serve verità.
Le domande che contano
Se vuoi capire a che punto sei, forse la vera chiave sta nel porti le domande giuste:
- Mi sento visto, ascoltato, rispettato?
- Riesco a essere vero\a, anche nei miei momenti di sconforto e tristezza?
- Quando c’è silenzio… ci unisce o ci separa?
- Ho ancora voglia di conoscere me e l’altro ogni giorno?
Una relazione non è mai una formula fissa. È un fluire. Cambia, evolve, richiede presenza. E non è fatta per riempire vuoti, ma per condividere pienezze. Quando smettiamo di aspettare che l’altro ci completi, iniziamo davvero ad amare.
Concludo qui questo piccolo viaggio attraverso il cuore delle relazioni. Ogni coppia è un mondo a sé, un’opportunità per crescere insieme, imparare e scoprirsi. Se vi siete riconosciuti in alcune di queste parole, ricordate che ogni passo verso una comunicazione più sana e consapevole è un passo verso l’amore autentico.
Sono Valeria Di Eleuterio, costellatrice counselor, e il mio lavoro è proprio quello di accompagnare le persone nel viaggio della consapevolezza relazionale, per vivere legami più veri e profondi.
Se desideri parlare di relazioni, di come costruirle o rinnovarle, o semplicemente se vuoi un supporto per comprendere meglio ciò che sta accadendo nella tua vita, sono qui per te.
Un abbraccio, Valeria Di Eleuterio
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